PORTIERATO/VIGILANZA controlli abusivismo
Circolare firmata dal Capo della Polizia
Protocollo: 557/PAS/U/006034/10089.D
In questi giorni non ho potuto fare a meno di notare che molti utenti e collegamenti del profilo Linkedin www.linkedin.com/in/moreno-mariani-0b67a6174, hanno rilanciato una proposta di legge per permetterebbe l’impiego di Guardie Particolari Giurate decretate in Italia all’estero.
Una buona notizia, anche perché verranno valorizzate le Reti Vendita professionalmente preparate a discapito di quelle desuete o improvvisate.
PORTIERATO/VIGILANZA controlli abusivismo
Ho però visto che la stessa risonanza non ha avuto questa Circolare firmata dal Capo della Polizia, Dott. Gabrielli il 23/04/2019, Circolare che prevede l’impiego massivo delle Sezioni di Polizia Amministrativa e Sociale (ora di Sicurezza) per controlli immediati al fine di prevenire ed eliminare il cd. “abusivismo” (Punto 6).
Siamo forse alla fine del Portierato mascherato da Vigilanza Privata, soprattutto nei Centri Commerciali e siti similari?
La Circolare muove dalla constatazione che molto spesso, nelle Procedure di Appalto Pubbliche, soprattutto quelle di Global Service, i servizi richiesti, pur essendo indubbiamente di sicurezza, vengono affidati come servizi di portierato.
La stessa ASSIV nella persona del suo Presidente Maria Cristina Urbani dichiara:
“Si tratta di un provvedimento importante per il nostro settore – evidenzia Maria Cristina Urbano, Presidente Assiv – che traccia, per le Prefetture e le Questure cui è indirizzata, una prima linea di intervento per il contrasto dei fenomeni di abusivo esercizio delle attività di Vigilanza Privata, cui dovrà seguire un successivo atto di indirizzo volto a fornire indicazione circa la metodica dei controlli e la loro programmazione”
La Circolare riprende – prosegue Maria Cristina Urbano – fra le altre, la sentenza della Corte di Cassazione, Sez. I pen. n. 14258/2006, che stabilisce come “ogni forma di attività imprenditoriale di vigilanza e custodia di beni esige la licenza del Prefetto, pena l’incorrere nel reato previso dal combinato disposto degli artt. 134 e 140 TULPS” e che “l’elemento che qualifica un determinato servizio come vigilanza privata è dato dal suo porsi come attività di salvaguardia di beni affidati alle proprie cure, e, quindi, come attività svolta, in via mediata, a contribuire alla preservazione dell’ordine e della sicurezza pubblica”.
Significativa anche la menzione dei servizi di portierato contenuti nel contratto collettivo nazionale di lavoro del settore del “portierato”, che, nell’individuazione di questi ultimi, deve armonizzarsi con i dettami della legislazione di pubblica sicurezza.
L’auspicio – conclude il Presidente Urbano – è che quanto prima il Ministero dell’Interno intraprenda nei confronti degli Uffici Territoriali di Governo un’azione di forte sensibilizzazione su questa problematica che consenta, da un lato la capillare informazione di quegli enti pubblici e privati che maggiormente si avvalgono dei servizi di sicurezza, e dall’altro i relativi controlli e provvedimenti nei casi di violazione”.